venerdì 14 giugno 2013

Sabato 8 Giugno

Sabato siamo scesi in piazza perchè a un anno dall'insediamento della giunta non credevamo ci potesse essere una festa. Siamo scesi in piazza e non potevamo essere diversi, perchè noi siamo così.
La contestazione non può sempre passare come negativa, sabato le delusioni di tutti si sono evolute naturalmente.
La rabbia non è democratica. La rabbia è una nostra condizione, non una nostra colpa. Se non possono salvaguardare gli spazi sociali, se non possono garantire un tetto ai cittadini, se non possono evitare il terzo valico, non sono una giunta nè di sinistra nè di valore. Alziamo la voce perchè quando parliamo con la voce bassa non veniamo ascoltati. Questo sabato ci insegna che unire le lotte vuol dire parlare più forte. Questa amministrazione dovrà rispondere a una pluralità sempre più ampia. A questa giunta chiediamo il coraggio di prendere delle posizioni chiare e di dare le vere motivazioni delle proprie decisioni.
Non saremo loro complici: il comune non accetterà sulle nostre spalle i compromessi dei grandi capitali.

domenica 9 giugno 2013

Zulù vittima dello squadrismo neofascista

Apprendiamo la notizia dell’aggressione a Zulù avvenuta ieri a Velletri. La apprendiamo con la rabbia che ci coglie ogni qualvolta assistiamo a fatti del genere. In un clima, italiano ed europeo, sempre più avvelenato dalla crisi del neoliberismo rigurgiti di un passato mai abbastanza lontano rappresentano tuttoggi la ricetta preferita dal profitto per colpire movimenti e compagn*.
Era ieri quando un ragazzo di 18 anni veniva colpito a morte da un gruppo di naziskin parigini.
Era una settimana fa che Zulu ci esprimeva la sua solidarietà e si rendeva partecipe della nostra lotta per la difesa degli spazi sociali genovesi dal palco di music for peace.

20 A 1 E' LA TUA FORZA FASCIO INFAME

Le compagne e i compagni

sabato 25 maggio 2013

POLPO LIBERA TUTTI

PIAZZA NEGRI , DAVANTI AL TEATRO DELLA TOSSE , ORE 22.00 !


Dalle 22.00 gran varietà Buridda per avvolgere coi propri tentacoli la città.

Il comune sgombera gli spazi e noi ci prendiamo le strade. Per farci un grande spettacolo collettivo.

Teatro, giocoleria, musica, distro, bar, circo, boxe, resistenza.

"Dicono che siamo brutti e cattivi, noi ci presenteremo in frac"

STAY TUNED!



STATE SINTONIZZATI , INTORNO ALLE ORE 20.00 VI AGGIORNEREMO SULL'ORA E SUL LUOGO,PER CHI FOSSE GIA' IN GIRO L'APPUNTAMENTO E' ALLE 21 IN DE FERRARI PER POI RAGGIUNGERE INSIEME LO SPETTACOLO!

Dalle 21.00 alle 24.00 gran varietà Buridda per avvolgere coi propri tentacoli la città.

Il comune sgombera gli spazi e noi ci prendiamo le strade. Per farci un grande spettacolo collettivo.

Teatro, giocoleria, musica, distro, bar, circo, boxe, resistenza.

Il luogo dello spettacolo sarà comunicato sulla bacheca di questo evento e sul blog 1polpoalcuore.blogspot.it
Per chi non potesse connettersi appuntamento alle 21.00 in Piazza De Ferrari.

"Dicono che siamo brutti e cattivi, noi ci presenteremo in frac"

mercoledì 15 maggio 2013

Comunicato di risposta alle dichiarazioni dell'Ass.Elena Fiorini


L'Assessore alla Legalità Elena Fiorini sa benissimo, quando dice che nessuno compra una casa piena di persone senza un regolare contratto, che il comune sgombera le case occupate e ne mura porte e finestre lasciandole sfitte, vuote, in attesa di un compratore che spesso non arriva, o di un'assegnazione per cui non ci sono fondi. Sa benissimo, quando dice che lo sgombero del Buridda è motivato da ragioni di sicurezza strutturale, che in decine  di edifici comunali ogni giorno transitano migliaia di persone a rischio della propria incolumità. Sarà che questa strategia di bonifica del dissenso va di moda ultimamente nei comuni italiani di ogni colore, perchè ha il duplice beneficio di pulire la coscienza della giunta e di mettere il palazzo sotto sequestro giudiziario, la cui violazione comporta denunce ben più pesanti che per una semplice occupazione. Sa benissimo, quando dice che con l'assegnazione dei locali ai piani superiori del mercato del pesce il comune ha rispettato i patti, che l'unica condizione che abbiamo posto avviando la trattativa è stata la garanzia di prosecuzione di tutte le realtà laboratoriali e di autogestione che trovano spazio in via Bertani. Abbiamo costruito una palestra di arti circensi, una palestra di box, un cinema, una minirampa da skate, un laboratorio di serigrafia, una falegnameria, due sale prove per la danza e il teatro, un laboratorio di scenografia e riciclo artistico, uno di restauro, due sale prove musicali attrezzate, una sala di posa, una di sviluppo e stampa in b/n, uno dei treFablab italiani, un orto urbano e una radio. Non abbiamo intenzione di chiudere laboratori gratuiti ed aperti a tutti, partecipati ed attraversati quotidianamente da decine di persone, perchè non c'è spazio per loro al mercato del pesceNon abbiamo intenzione di decretare la morte di un collettivo che si basa su questa eterogeneità e questa decennale esperienza di aggregazione e politica, solo perchè qualcuno possa dire di aver fatto il possibile per risanare il bilancio comunale. Non abbiamo intenzione di smettere di essere un servizio sociale unico per tutte quelle persone e quelle associazioni che hanno bisogno di luoghi comuni per costruirsi e che vogliono farlo in uno spazio di resistenza sociale, in un nucleo molteplice e orizzontale, che si oppone al consumismo e alla società dell'alienazione. Noi non siamo un attrazione per turisti. Noi non abbandoniamo i posti che abbiamo restituito alla città per stimolare qualche compratore intimidito. 

domenica 5 maggio 2013


Comunicato "1polpoalcuore"
Laboratorio Sociale Occupato Autogestito , Via Bertani 1 Genova

10 anni di occupazione dell'ex facolta' di economia in via Bertani 1 hanno saputo restituire alla citta' spazi unici per la libera espressione, la creatività e l'aggregazione. Un laboratorio di idee in cui migliaia di persone hanno sostenuto e partecipato alla creazione di progetti, pratiche e iniziative culturali, come risposta sociale e politica concreta alla crisi che investe la città.


Il successo e il coinvolgimento della cittadinanza in questo percorso confermano la pratica dell'autogestione quale necessità e strumento in grado di garantire la libera fruizione degli spazi senza alcuna esclusione o limite di accesso.
Limite accentuato da una Crisi che ad oggi genera la sottrazione dei servizi pubblici di base e consegna la città agli speculatori.

Il Comune intende vendere l'immobile di Via Bertani 1 per coprire parte del suo enorme buco di bilancio; da subito il Laboratorio Buridda si è detto disponibile al trasferimento in altra sede se adeguata e se non avesse comportato l'interruzione delle attività che quotidianamente vivono in quegli spazi.

In tal senso la trattativa tra comune e centri sociali doveva essere un riconoscimento da parte delle istituzioni a questa esigenza.
Ma per questa amministrazione l'unico elemento di dialogo risulta essere la svendita del patrimonio pubblico.
Per raggiungere tale obbiettivo oggi il Comune blocca un percorso iniziato 6 anni fa, ritrattando le condizioni raggiunte rispetto alla totale assegnazione del mercato del pesce e scaricando il barile a un procuratore che nell'ultimo anno ha dato solo prove di repressione.
Il Comune è il proprietario dell'edifico e l'unico responsabile di un eventuale intervento della polizia.

Ribadiamo che finché non avremo uno spazio adeguato alle nostre attività non cederemo il passo, la risposta in cui crediamo è l'unica che in questi anni abbia sottratto il patrimonio pubblico alla speculazione e all'abbandono, ovvero occupazione, autogestione e lotte sociali.

Abbiamo lottato per ottenere ciò di cui abbiamo bisogno, saremo pronti a conquistarlo di nuovo.

LSOA Buridda
CSA Pinelli
CSA Terra di Nessuno
CSOA Zapata